Sempre più spesso si leggono nelle cronache locali, rapine o danneggiamenti che vanno a colpire le stazioni di servizio. Il problema è molto grave e purtroppo diffuso in tutta Italia. Il gestore infatti tutti i giorni è esposto a questo pericolo e nella maggior parte delle volte rischia di essere malmenato per furti di importo inferiore ai 500 euro. L´area di servizio è un luogo che attira moltissimo i ladri, che sanno che al suo interno è possibile trovare sempre soldi in contanti. Le strade da percorrere per evitare tutto ciò sono due, e il loro cammino deve essere il più simultaneo possibile: la prima è dotarsi di quella tecnologia necessaria a disincentivare il ladro ad “attaccare” la nostra area di sosta, la seconda è promuovere l´abolizione dei costi di commissione, incentivando il pagamento elettronico.
E´ possibile diminuire il numero di telecamere presenti perchè già con una sola telecamera, riusciamo ad avere un campo visivo maggiore con un miglior grado di nitidezza e riconoscimento dei particolari. Facendo una comparazione tra una telecamera standard e una che adotta la tecnologia megapixel, anche se a una prima visione le due immagini possono sembrare uguali, ingrandendole, nella prima non si legge la targa mentre nella seconda effettuata con tecnologia megapixel, si è in grado di distinguere i particolari, compresi il volto della persona, individuare i responsabili di danni alla struttura e utilizzare meno telecamere.
Oltre alla tecnologia megapixel, l´azienda ha creato degli algoritmi per l´analisi comportamentale rendendo la telecamera non più solo strumento di sicurezza passiva ma con un elemento intelligente in grado di riconoscere situazioni di pericolo; questo può tornare molto utile in caso di tentativi di furto presso lo sportello automatico, aggressione verso il gestore, cambiamento di un percorso predefinito, per esempio in un autolavaggio. Da non dimenticare che il gestore può vedere in qualsiasi luogo si trovi; grazie ad una connessione a Internet, cosa sta succedendo presso la sua area di servizio. Non bisogna dimenticarsi che nella stragrande maggioranza dei casi gli impianti sono di proprietà delle Compagnie petrolifere, e la Faib insieme alle altre associazioni di categoria, si sono battute perchè in tutte le stazioni di servizio nuove sia obbligatoria la presenza di sistemi di videosorveglianza e inoltre spingere a dotare anche le preesistenti.
Referenze: Aree di servizio API – Q8 – AGIP – ESSO – ERG.